Storia sentimentale dell'astronomia
Ma il destino dispone diversamente. Suor Maria Celeste, colpita da una dissenteria inarrestabile, muore disidratata a 33 anni il 2 aprile 1634, e da
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ricche, assistiti da un domestico. Il divario anagrafico e sociale gli pesa: non solo non può permettersi un servitore ma per mantenersi agli studi deve
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1704, la sua “Optiks”, opera nella quale descrive lo spettro solare. Da atomista qual era, vi formula l’ipotesi che la luce sia costituita da
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Gli ultimi anni di Newton furono accompagnati da una giovane, bella e chiacchierata nipote-governante: Catherine Barton. Ammirata da Jonathan Swift e
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Da Newton a Cavendish
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Nel 1602, quando Kircher viene alla luce, Copernico è morto da sessant’anni e da sessant’anni circola il messaggio eliocentrico del suo De
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Dopo il fugace sguardo di Galileo, il cielo era diventato una frontiera sterminata da esplorare con telescopi sempre più perfezionati. Fu l’età dell
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Cassini, da Perinaldo a Bologna
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La meridiana dà ragione a Keplero
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Lecito dubitare: è meglio essere scettici che ingenui. Troviamo qualche certezza in più lasciandoci alle spalle il paleolitico. Soltanto da pochi
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Stonehenge resiste e ad ogni solstizio d’estate fanno da scenario a riti New Age celebrati da migliaia di fedeli.
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Hershel realizzò poi due telescopi da 20 piedi di lunghezza focale (circa 6 metri). Il primo aveva uno specchio da 30 centimetri ma lo usò poco
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Da poco era nata una “polizia del cielo” per iniziativa del barone ungherese Franz Xavier von Zach con lo scopo di rintracciare il pianeta che
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Non fu questo il solo merito di Biot. Aiutato da François Arago, nel 1807 rilevò in Spagna un arco di meridiano da Barcellona alle isole Baleari
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All’ottima (o fortunata?) misura della circonferenza terrestre fatta da Eratostene (39.700 km) erano seguite quella di Posidonio (135-50 a.C.), assai
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Una misura eseguita da Pierre Louis Maupertuis in Lapponia nel 1738, un’altra conclusa da La Condamine in Perù nel 1744 e una diretta da La Caille
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A rigore, Ruder Josip Boskovic, nato il 18 maggio 1711 a Dubrovnik da un mercante bosniaco e da Paola Bettera, donna di origine bergamasca, non fondò
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Tra i contributi italiani all’impresa di misurare il nostro pianeta si distinse quello di Giambattista Beccaria, che oggi a Torino dà il nome a un
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Lagrange, da Torino a Parigi via Berlino
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di San Francesco da Paola a Torino, una sequenza di note gli ispirò la soluzione di un problema che fu poi ammirata da Eulero.
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Nato l’11 marzo 1801 nella Manche a Saint-Lo da una famiglia borghese – padre pubblico amministratore, madre casalinga, come diremmo oggi – lo
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fra l’Osservatorio di Parigi e la torre di Monthléry. Da una parte c’è un telescopio rifrattore da 38 centimetri, dall’altra un rifrattore da 15
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Le Verrier si precipita da Lescarbault, verifica la qualità dei suoi strumenti (sulla sua casa il medico aveva fatto erigere una cupola che ospitava
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Fecero infine i calcoli esatti Laplace e Gauss. Risultò che a Parigi lo spostamento verso est di un grave in caduta libera da 80 metri sarebbe stato
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Lo sdoppiamento dei canali, poi confermato da parecchi altri astronomi (ma non da tutti), fece discutere e rafforzò l’ipotesi che quelle formazioni
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da una quota di un centinaio di metri è la prima memorabile immagine di un genere fotografico che arriva fino alle attuali riprese da satellite
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rifrattore da 33 centimetri di apertura lavorato dai fratelli Henri dell’Osservatorio di Parigi e un siderostato da 60 centimetri. Il telescopio è
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Da Mileva, Albert si separa nel 1914 per sposare cinque anni dopo una sua cugina e amica d’infanzia, Elsa Loewenthal nata Einstein, anche lei più
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Einstein calcolò il redshift gravitazionale del Sole: niente da fare, troppo piccolo per essere misurabile. In effetti solo molti decenni dopo
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Di nuovo in patria, ottenne un posto all’Osservatorio di Monte Wilson, in California, dove stava entrando in servizio un telescopio da un metro e
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Di per sé, l’espansione scoperta da Hubble non implica necessariamente che l’universo abbia avuto un inizio né che abbia una evoluzione. Come un
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Il ragazzo si chiamava Clyde Tombaugh. Primo di sei fratelli, veniva da una famiglia contadina dell’Illinois. Non potendo accedere a scuole superiori
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senza aver coronato il suo sogno. Il successore, Vesto Slipher, nel 1929 ricevette disegni di Marte e Giove inviatigli da un giovane che si era
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da fargli assumere una forma (quasi) sferica dovuta all’equilibrio idrostatico; ha ripulito i dintorni della sua orbita da corpi di massa minore.
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. Queste galassie sono caratterizzate da nuclei attivi, cioè dalla luminosità più o meno violentemente variabile. Il meccanismo che porta all
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Anche lui eredita i principi, meglio, i pregiudizi, di Aristotele sulla circolarità e uniformità dei moti celesti. Da Ipparco deriva l’atlante
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Nell’inverno 1965 Vera si trovava a Monte Palomar per un lavoro al telescopio Schmidt da 1,2 metri quando una nevicata la bloccò nell’Osservatorio
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Dominati da una “energia oscura”
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Da quel giorno inizia anche l’esplorazione diretta dello spazio interplanetario: dodici uomini sono scesi sulla Luna in sei missioni che si sono
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Concepito da Pauli nel 1930, battezzato da Fermi, scoperto sperimentalmente 25 anni dopo da Reines e Cowan, tra tutte le particelle elementari il
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È un silenzio che suscita molte domande, alcune più da filosofi che da scienziati. Siamo disperatamente soli? E se c’è qualcuno, perché tace? O forse
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“Già da bambino – ricorda Drake – mi domandavo quale fosse l’origine dell’uomo e se esistessero altri esseri intelligenti nell’universo. Arrivato a
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persiano Nasir-alDin al-Tusi (1201-1274). Funzionò bene anche l’osservatorio costruito da Ulugh Beg (1394-1449) a Samarcanda: aveva tre piani e un
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Per secoli in questa descrizione la critica ha visto solo un geniale artificio escogitato da Dante per esprimere l’ineffabile della visione di Dio
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da Galileo e Keplero. “Quando l’occhio in oriente – scrive nel Codice Leicester – vede la luna in occidente, vicina al tramontato sole, esso la vede
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Genio del Rinascimento, Leonardo da Vinci (1452-1519) fa da cerniera tra la scienza medievale di Dante e la scienza moderna di Galileo Galilei
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Dopo aver persuaso il maestro a pubblicare il De revolutionibus, Retico si preoccupò di farne una copia manoscritta da consegnare all’editore ma non
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feudo l’isoletta di Hven a nord di Copenaghen, lunga 5 chilometri da sponda a sponda, con un’altura di 50 metri al centro. Qui costruì il mitico
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Nulla sappiamo dell’osservazione del cielo da parte dei nostri antenati fino all’Uomo di Neandertal e all’Homo sapiens. L’ipotesi che il primo
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Abetti montò i cannocchiali attribuiti a Galileo in parallelo al rifrattore da 38 centimetri realizzato da Giovanni Battista Amici. Il 23 maggio 1923
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